Informazioni

La donazione

Come si dona?

Requisiti essenziali per la donazione:

  • avere compiuto 18 anni e non superato i 65;
  • essere in normali condizioni di salute;
  • avere un peso corporeo non inferiore ai 50 kg.

Donare il sangue è facile. Basta essere in possesso dei requisiti essenziali e recarsi al centro trasfusionale dell’ospedale civile di Udine, al primo piano del padiglione d’ingresso.

Non bisogna presentarsi a digiuno: è obbligatorio fare colazione a base di caffè o tè con un paio di fette biscottate o biscotti, continuando poi ad assumere abbondanti liquidi per il resto della giornata (succhi di frutta, bevande non alcoliche, altro…).

Non sono assolutamente consentiti però latte, latticini e derivati, marmellate, dolci e grassi in genere.

Il donatore deve essere consapevole che il suo comportamento può condizionare il buon fine della donazione; pertanto compila con cura il questionario prima del prelievo e fornisce al medico in modo veritiero tutte le informazioni richieste, accettando con serenità il suo giudizio ed indicazioni sanitarie. Tutte le analisi effettuate sul sangue donato, vengono spedite a casa gratuitamente qualche tempo dopo la donazione.

Tipi di donazione:

  • Sangue: la quantità prelevata non è superiore a 450 ml. La donazione può essere ripetuta non prima che siano trascorsi 90 giorni. Non più di quattro volte all’anno per l’uomo; non più di due volte all’anno per la donna.
  • Plasma: la donazione del solo plasma, o plasmaferesi, consiste nel prelevare unicamente la parte liquida del sangue, con esclusione di quella corpuscolare (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine). Per questi tipi di donazione l’intervallo tra una donazione e la successiva è sensibilmente inferiore.
  • Piastrine: la donazione delle sole piastrine è detta piastrinoaferesi. Massimo sei donazioni all’anno.

Il prelievo di piastrine, come la plasmaferesi, vanno preventivamente prenotate (numero unico prenotazione regionale 848 44 88 84).

Chi può donare?

Esclusione temporanea

  • Le donne non possono donare da due giorni prima a cinque giorni dopo la fine del ciclo mestruale.
  • Per 2 settimane a decorrere dalla data della completa guarigione clinica: malattie infettive, affezioni di tipo influenzale e febbre maggiore di 38°c.
  • Per 5 giorni dall’assunzione di farmaci antinfiammatori.
  • Per 4 mesi dall’ultima esposizione a rischio:
    • esame endoscopico con strumenti flessibili;
    • spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago;
    • trasfusioni di emocomponenti o somministrazione di emoderivati;
    • trapianto di tessuti o cellule di origine umana; tatuaggi o body piercing;
    • agopuntura (se non eseguita da professionisti qualificati con ago “usa e getta”);
    • persone a rischio dovuto a stretto contatto domestico con persone affette da epatite b;
    • rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di malattie infettive;
    • rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV;
    • intervento chirurgico maggiore.
  • Cure odontoiatriche:
    • cure di minore entità da parte di dentista o odontoigienista esclusione per 48 ore;
    • estrazione, devitalizzazione ed interventi analoghi esclusione per 1 settimana;
    • terapie: rinvio per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei medicinali prescritti (es.: tetracicline: 30 gg., terapie cortisoniche: 15 gg.) e comunque considerando la malattia di base.
  • Per una settimana intervento chirurgico minore.
  • Per 4 settimane da vaccini preparati con virus o batteri vivi attenuati.
  • Per 48 ore per tutti gli altri tipi di vaccini.
  • Per 5 anni dopo la guarigione di glomerulonefrite acuta.
  • Per 2 anni dopo la guarigione:
    • brucellosi;
    • osteomielite;
    • febbre Q;
    • tubercolosi e febbre reumatica (in assenza di cardiopatia cronica).
  • Per 1 anno:
    • dopo il parto;
    • allergie a farmaci (dopo l’ultima esposizione con particolare riguardo per la penicillina).
  • Per 6 mesi dopo la guarigione di:
    • toxoplasmosi,
    • mononucleosi infettiva,
    • M. Di Lyme e interruzione di gravidanza.
  • Per 3 mesi dal rientro da viaggi in zone endemiche per malattie tropicali.
  • Virus del Nilo occidentale (WNV): 28 giorni dopo la risoluzione dei sintomi nel caso in cui il donatore abbia contratto tale infezione oppure 28 giorni dopo aver lasciato una zona con casi di malattia nell’uomo nell’anno in corso nei periodi di endemia.
  • Malaria – individui che sono vissuti in zona malarica nei primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi della loro vita: esclusione dalla donazione di sangue intero, emazie e piastrine per i 3 anni successivamente al ritorno dell’ultima visita in zona endemica a condizione che la persona resti asintomatica; è ammessa però la donazione di plasma. Possono essere ammessi alla sola donazione di plasma anche gli individui con pregressa malaria 6 mesi dopo aver lasciato la zona di endemia e visitatori asintomatici di zone endemiche.

N.B.: per le altre condizioni non citate, l’idoneità alla donazione spetta al medico responsabile della selezione.

Esclusione permanente

  • Assunzione di sostanze farmacologiche non prescritte (sostanze farmacologiche per via intramuscolare o endovenosa; stupefacenti; steroidi od ormoni a scopo di culturismo);
  • Comportamento sessuale (candidati donatori il cui comportamento sessuale lo espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue);
  • Alcoolismo cronico;
  • Sieropositività per HIV;
  • Malattie autoimmuni (esclusa malattia celiaca in trattamento dietetico adeguato);
  • Malattie cardiovascolari (donatori con affezioni cardiovascolari in atto o pregresse ad accezione di anomalie congenite completamente curate);
  • Malattie organiche del sistema nervoso centrale SNC (antecedenti di gravi malattie organiche del SNC);
  • Neoplasie o malattie maligne (eccetto cancro in situ con guarigione completa);
  • Malattie emorragiche (candidati donatori con antecedenti di coagulopatia congenita o acquisita);
  • Crisi di svenimenti o convulsioni;
  • Affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie (candidati donatori con grave affezione attiva, cronica o recidivante);
  • Epatite B, epatite C, epatite infettiva ad eziologia indeterminata;
  • Sifilide;
  • Babesiosi;
  • Lebbra;
  • Kala Azar (leishmaniosi viscerale);
  • Tripanosoma Cruzi (malattia di Chagas);
  • Malattia di Creutzfeldt-Jakob (candidati donatori che hanno soggiornato per più di 6 mesi cumulativi nel regno unito, dal 1980 al 1996; candidati che hanno ricevuto trasfusioni nel regno unito, dal 1980);
  • Assunzione di ormoni ipofisari di origine umana (ormone della crescita o gonadotropine);
  • Trapianto di cornea e/o dura madre;
  • Instabilità mentale;
  • Riceventi di xenotrapianti.

Emoderivati: i prodotti del plasma

Dalla plasmaferesi si ricavano gli emoderivati, sostanze utilissime in medicina.

Albumina o frazioni proteiche plasmatiche: si ricavano da plasma di donatore, ottenuto sia dal prelievo di sangue intero sia dalla plasmaferesi. Sono composte dal 96% da albumina e per il 4% da globuline ed altre proteine. Sono indicate in particolari condizioni di ipoproteinemia ed ipovolemia (nefropatie, enteropatie, dialisi e plasma-exchange, ustioni, insufficienze epatiche, malattia emolitica neonatale) ed in certe condizioni di shock.

Concentrato piastrinico da aferesi: è raccolto da un singolo donatore con una procedura di separazione cellulare della durata di circa 50 minuti. È utilizzato essenzialmente per fornire un’adeguata quantità di piastrine, raccolte da un singolo prelievo, maggiormente compatibile con il ricevente, riducendo il rischio infettivo ed immunologico dello stesso (1 donatore anziché 6 donatori).

Concentrato di granulociti da aferesi: si ricava dal sangue di un singolo donatore mediante l’uso di separatori cellulari. L’aferesi di tali cellule consente di raccogliere notevoli quantità di granulociti (globuli bianchi) compatibili con le caratteristiche immunologiche di un paziente. Il suo uso è stato sostituito dall’utilizzo dei fattori di crescita, prodotti di sintesi da laboratorio, quindi privi di rischi.

Fattore viii concentrato: è preparato mediante frazionamento da numerose miscele (pools) di plasma fresco congelato e successiva essiccazione/liofilizzazione. È indicato per coloro che hanno deficit di questo fattore coagulativo, di media e notevole gravità (ad es. emofilici di tipo a).

Fattore ix concentrato: è ottenuto mediante frazionamento di pools di plasma. Contiene il fattore ix della coagulazione e tracce di altre proteine. È indicato nel trattamento di pazienti con deficit del fattore ix (malattia di Christmas o emofilia B).

Globuli rossi: vengono separati dal plasma, sia per centrifugazione che per forza di gravità. Essi sono le cellule necessarie per il trasporto di ossigeno ai tessuti e per ripristinare la massa sanguigna. I concentrati di globuli rossi sono la componente di prima scelta per la maggior parte dei pazienti con un deficit sintomatico della capacità di trasporto dell’ossigeno.

Immunoglobuline: sono costituite da gammaglobuline standard, ricavate con la metodica classica del frazionamento all’alcool: si tratta di un concentrato polivalente ricavato da almeno 2000 donatori e contenente tutti i tipi di anticorpi. Con metodi di frazionamento più elaborati si possono ottenere anche immunoglobuline altamente purificate o specifiche, ovvero aventi la caratteristica di possedere quantità elevate di anticorpi attivi contro determinati antigeni (virus, batteri, tossine, ecc.). Le indicazioni al trattamento con immunoglobuline comprendono la profilassi verso malattie virali (morbillo, epatite a, epatite b, tetano, rosolia, parotite, varicella) e la terapia di individui, immunologicamente normali, ma con gravi infezioni.

Plasma: è la parte liquida del sangue, separata da una unità di sangue intero mediante centrifugazione o sedimentazione. Esso contiene proteine plasmatiche che determinano l’espansione del volume sanguigno in tutto il distretto circolatorio, costituisce una fonte di fattori della coagulazione e di proteine anticorpali. È indicato per ripristinare il normale volume di sangue (volemia), nel caso esso sia diminuito (ipovolemia) e contiene le proteine necessarie per compensare i pazienti affetti da severa ipoproteinemia.

Plasma fresco congelato: rappresenta la preparazione di plasma che viene separata e congelata entro poche ore dalla raccolta del sangue intero. È una fonte di fattori della coagulazione, compresi i fattori v, viii e ix. È indicato per la terapia di pazienti con sintomatologia emorragica.

Plasma mediante aferesi: si può donare plasma in maniera esclusiva mediante sistemi che comportano la continua centrifugazione o filtrazione del sangue prelevato, ottenendo così una notevole quantità di plasma (500-600 ml) e restituendo immediatamente al donatore i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine.

Plasma ricco di piastrine: è ricavato da una unità di sangue intero, entro poche ore dalla raccolta e costituisce una sorgente di piastrine per il trattamento e la prevenzione del sanguinamento in pazienti con deficit piastrinico; viene usato prevalentemente in forma di pool di Buffy-Coat assemblandone in media 6 unità.

Sangue intero: contiene tutte le componenti cellulari e plasmatiche del sangue. Esso fornisce i globuli rossi necessari per il trasporto di ossigeno ai tessuti e le proteine plasmatiche con proprietà osmotiche o coagulative, che determinano l’espansione del volume sanguigno. È indicato solamente per quei pazienti che hanno un sintomatico difetto nella capacità di trasporto dell’ossigeno, combinata con una notevole e rapida perdita della massa sanguigna, tale da essere associata allo stato di shock.

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